Posizionamento delle imprese sui percorsi di transizione sostenibile e digitale: applicazione ai Distretti Industriali
Aggiornamento 2024 degli algoritmi di stima Conectens e applicazione ai Distretti Industriali
Luciano Bruccola, Conectens
Pubblicato su Conectens.com il 24/9/2024
La diffusione dei risultati delle più recenti indagini Istat[1], consente di aggiornare i processi di realizzazione delle stime di posizionamento delle imprese sui percorsi di transizione sostenibile e digitale anche sulla base dei nuovi elementi investigati.
Di particolare rilevanza sono le nuove informazioni disponibili sul fronte della sostenibilità che misurano l’adozione da parte delle imprese di attività di controllo, monitoraggio e di riduzione dell’impatto sull’ambiente e dell’utilizzo delle risorse, a fianco delle informazioni più direttamente riferite a iniziative nei confronti dei dipendenti e nei confronti delle comunità locali di appartenenza. Sul fronte dei temi relativi al percorso di digitalizzazione, le informazioni raccolte sono fondamentalmente in linea con le passate rilevazioni annuali.
A partire dai numerosi elementi presenti in ciascuna delle indagini si è provveduto, analogamente a quanto fatto nelle precedenti versioni delle stime, a individuare e selezionare quelli considerati più rilevanti e differenzianti per la costruzione di ciascuna stima.
Il processo metodologico permette di assegnare a ciascuna impresa, con 10 o più addetti, rispettivamente le stime di posizionamento sul percorso di digitalizzazione e sul percorso di attenzione a temi di sostenibilità, ottenute come sintesi delle informazioni selezionate.
La disponibilità dei dati a livello comunale delle imprese (più precisamente le unità locali)[2] disaggregati per tipologia di attività economica e dimensione aziendale consente di misurare il posizionamento delle imprese ricadenti in ciascuno dei Sistemi Locali del Lavoro (SLL), inclusi quelli identificati come Distretti Industriali[3].
La valutazione comparata, su ciascuno dei due percorsi, del posizionamento complessivo delle aziende presenti nei diversi SLL, consente di costruire un fattore di ponderazione che premia l’appartenenza a mercati nell’insieme più avanti nei percorsi di transizione, ovvero penalizza in caso contrario.
Se una impresa opera in un’area a forte livello di digitalizzazione è stimolata a progredire nel percorso, così come nel caso operi in un’area a forte livello di attenzione ai temi di sostenibilità, è stimolata a porre lo stesso livello di attenzione. Oltre a spinte legate a temi di competitività tra aziende, va considerato che un’impresa è fatta da persone che vivono in una comunità locale che si influenza vicendevolmente.
Una volta finalizzate le stime, risulta possibile assegnarle al totale delle imprese presenti sul territorio e ordinarle su ciascuno dei 2 percorsi. In Tavola 1 si presenta il posizionamento simultaneo del totale delle imprese in Italia con 10 e più addetti. Sull’asse delle ascisse sono disposte, da sinistra a destra, per posizionamento sul percorso di Sostenibilità e la linea verticale separa quelle decisamente più avanti (a destra) dalle altre. Sull’asse delle ordinate sono posizionate in modo crescente dal basso verso l’alto, sul percorso di digitalizzazione; allo stesso modo la linea orizzontale separa quelle decisamente più avanti (in alto) dal resto.
Tavola 1
Inoltre sono evidenziati i segmenti considerati più rilevanti: l’insieme delle imprese che si presenta decisamente più avanti in entrambi i percorsi (A), le imprese con livello alto di digitalizzazione ma in ritardo rispetto ai livelli di attenzione alla sostenibilità (B1), le imprese con livello alto di attenzione alla sostenibilità ma in ritardo rispetto al percorso di digitalizzazione (B2), infine quelle che assumono un posizionamento medio su ciascuno dei due percorsi (C).
È quindi possibile anche dimensionare la numerosità dei diversi gruppi, come riportato in Tavola 3: il segmento A pesa per il 9% delle imprese, il segmento B1 per il 6%, il segmento B2 per il 16% e C per il 10%. Tale dimensionamento può essere quindi considerato come un benchmark nazionale complessivo, al quale riferirsi nel momento in cui si valutano – con gli stessi strumenti – portafogli di clienti ovvero imprese presenti su partizioni territoriali.
Tavola 2
In riferimento a quest’ultima tipologia di applicazione si presenta una analisi condotta sui 141 Distretti Industriali identificati da Istat a partire dai Sistemi Locali del Lavoro (SLL), sulla base dell’analisi della loro specializzazione produttiva. I Distretti Industriali sono caratterizzati dalla presenza di imprese di piccola e media dimensione con una elevata concentrazione territoriale di occupazione manifatturiera focalizzata in un’industria principale[4].
Le imprese appartenenti a ciascun Distretto Industriale vengono classificate sui percorsi di transizione Sostenibile e transizione Digitale. La valutazione simultanea dei due posizionamenti consente di assegnare il segmento di appartenenza.
Come presentato in Tavola 3, la mappa riporta la quota imprese classificate nel segmento A, quindi a migliore posizionamento su ciascuno dei 2 percorsi, rispetto al totale delle imprese presenti sul dato territorio. Le ultime 2 classi (valori più scuri) mostrano i Distretti Industriali con presenza di imprese A superiore al benchmark nazionale e quindi con un numero più importante di imprese in posizionamento avanzato sui percorsi di attenzione ai temi della sostenibilità e della transizione digitale. Elemento che li pone all’avanguardia nel panorama delle imprese in Italia.
Tavola 3
L’applicazione delle stime Conectens ai mercati locali – o comunque a partizioni territoriali – di interesse consente una valutazione complessiva del grado di appetibilità degli stessi. La disponibilità delle stime a livello di singola impresa è peraltro uno strumento utile per selezionare i target di maggiore interesse e potenzialità di relazione.
Così come applicati alle imprese presenti in un dato contesto territoriale, gli algoritmi Conectens di assegnazione delle stime sono prontamente applicabili su portafoglio di imprese clienti per avere in modo rapido una valutazione del posizionamento di queste sui due percorsi di transizione.
La versatilità dello strumento rende quindi possibile condurre esercizi estesi di raffronto tra diversi portafogli tra loro ovvero con i benchmark territoriali di riferimento.
Luciano Bruccola, Conectens. Proprietà riservata (2024)
[1] Istat, Imprese e ICT, Anno 2023. Istat, Censimento permanente delle imprese 2023
[2] Istat, Registro Statistico delle Imprese Attive (ASIA)
[3] Istat, Classificazione dei sistemi locali 2015
[4] Vedi il già citato Istat, Classificazione dei sistemi locali 2015